“Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.”

Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.”
Robin Williams – Hunter ‘Patch’ Adams

 

Ridere può sembrare un gesto apparentemente semplice, ma dietro di esso si nascondono tanti benefici, che spesso ignoriamo.

I benefici fisici della risata.

Una sana risata può aiutarci ad alleggerire il carico di stress e favorire un miglior funzionamento del sistema immunitario (che non fa mai male), riduce il rischio di malattie cardiovascolari (lo avreste mai detto che una risata può salvarvi la vita?) e in certi casi funziona anche da antidolorifico.

Ma non solo: infatti adottare un approccio “divertente” durante una lezione, stimola gli alunni ad essere più partecipativi, più coinvolti e dunque a fissare al meglio i concetti che vengono espressi.

Può davvero la risata essere educativa?

A portare avanti questa tesi è Lucia Suriano, autrice di “Educare alla felicità”, la quale sostiene che rendere una lezione più divertente, aumenta la concentrazione degli alunni, perché “Significa svelare la propria umanità, significa creare le condizioni perché il processo di apprendimento trovi le condizioni per avvenire in modo significativo e non semplicemente come sterile processo finalizzato all’emergenza contingente, cioè l’interrogazione”.

Lo “Yoga della Risata”.

Ma la Suriano non è l’unica a sostenere questa tesi: la professoressa infatti prende spunto da una disciplina indiana che prende il nome di “yoga della risata”, dove un semplice esercizio di risata incondizionata può offrire più vantaggi che svantaggi ad un docente che sa instaurare una relazione con i suoi alunni. I benefici della pratica costante di questa disciplina portano a momenti di ilarità in classe, dove c’è un grande bisogno di tornare a ridere, ma di farlo in modo sano. Portare la risata nel mondo della scuola richiede molta preparazione, un grande lavoro su di sé soprattutto molto rispetto del ruolo educativo che la scuola svolge nella vita di ciascun alunno.

Il pensiero di Freud.

Studi meno recenti sull’importanza della risata sono stati condotti perfino da Aristotele, Bergson e Freud. Lo stesso Freud sosteneva che “Il riso è fra le espressioni più contagiose degli stati psichici. Quando faccio ridere un’altra persona raccontandole un mio motto di spirito, in definitiva sto facendo uso di lei per suscitare il riso in me stesso; e si può infatti osservare che una persona che ha iniziato a raccontare un motto di spirito con la faccia seria dopo si associa al riso dell’altra persona con un riso moderato.”

E dunque, educhiamo i nostri ragazzi alla risata e ad utilizzarla come strumento di apprendimento, in fondo “Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?” , lo diceva anche Rodari.

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